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La
decisione d'intraprendere il progetto " La dimensione europea dei problemi
di convivenza scolastica: prevenzione, diagnosi ed intervento" venne presa
quando fummo coscienti dell'importanza del fenomeno del deterioramento
della convivenza nelle aule e nel contesto dei centri educativi che ha
luogo nelle società europee. L'istituzione scolastica ha come obiettivi
espliciti la trasmissione delle conoscenze e la socializzazione dei
giovani in prospettiva della loro integrazione sociale. Risulta perciò
molto preoccupante verificare la presenza all'interno dei nostri istituti
di scuola secondaria di primo grado (Scuola Media) di una serie di
problemi di convivenza che nuocciono al processo di apprendimento dei
nostri giovani ed alla loro formazione come cittadini.
In questi problemi di convivenza si vede implicata
tutta la comunità educativa, alunni, genitori e specialmente i professori,
giacché sono i principali incaricati di portare a termine il lavoro
educativo nei centri scolastici. A prescindere da ciò, i professori
sentono di non possedere gli strumenti necessari per poter gestire questi
problemi che inficiano la loro attività professionale e che, in non poche
occasioni, hanno conseguenze gravi: depressioni, assenze per malattia,
sindrome del burn-out, ecc.
Il nostro progetto ha come finalità quella di
rispondere a questa richiesta scarsamente considerata fino a questo
momento, sebbene si debbano sottolineare gli sforzi realizzati da diverse
istanze. L'obiettivo centrale è d'indagare lo stato attuale della
convivenza scolastica con lo scopo di elaborare dei materiali che servano
come veicolo per l'attuazione di corsi destinati ai professori. Vogliamo
così contribuire ad attivare la convivenza scolastica nei nostri centri
d'insegnamento secondario obbligatorio.
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